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ELEONORA DE SABATA:  “Le microplastiche nei cosmetici“

22 Feb, 2022 | Interviste

Eleonora de Sabata è una giornalista e fotografa. Da sempre dedica il suo lavoro al mare e all’ecosistema marino, occupandosi di protezione dell’ambiente e concentrandosi particolarmente sugli squali e il Mediterraneo. 

Ha collaborato con i più importanti quotidiani e riviste tra cui: National Geographic, Financial Times, BBC, Discovery Channel e differenti case editrici come la De Agostini. 

E’ ideatrice e coordinatrice del progetto europeo Clean Sea Life. Ha inoltre deciso di fondare l’associazione MedSharks, la quale mira alla conservazione e alla ricerca degli squali del Mediterraneo, e che si batte ogni giorno per limitare i rifiuti del mare.

Eleonora ha lavorato durante il progetto europeo a uno studio sulle microplastiche contenute nei cosmetici. Si tratta di particelle dannosissime per l’ambiente e la salute umana, presenti in alcuni prodotti di uso quotidiano. 

Le microplastiche vengono infatti aggiunte intenzionalmente a alcuni prodotti tra cui: fertilizzanti, prodotti fitosanitari, cosmetici, detergenti domestici e industriali, prodotti per la pulizia, vernici e prodotti utilizzati nell’industria petrolifera e del gas. Vengono utilizzate anche come materiale di riempimento morbido sui campi sportivi in erba artificiale.

Le particelle di microplastica (come il Polyethylene e Nylon) sono meglio conosciute per essere abrasive (per esempio si trovano nei prodotti esfolianti, nei gloss lucidanti o nei glitter), ma possono avere anche altre funzioni, come controllare l’aspetto e la stabilità di un prodotto. Ogni anno nell’UE/SEE vengono utilizzate circa 145 000 tonnellate di microplastiche.

In Italia è vietato il commercio di prodotti cosmetici da risciacquo ad azione esfoliante o detergente contenenti microplastiche dal Gennaio 2020. Ma alcuni prodotti cosmetici e per il make up, come i glitter o i gloss, per esempio, non sono compresi nella normativa. 

Il grave problema è che queste particelle finiscono nel mare e non sono biodegradabili, il che significa che divengono facilmente il nutrimento degli animali marini. Tra cui i pesci di cui ci cibiamo. Eleonora ha potuto dimostrare come nei prodotti esfolianti contenti polietilene, in un tubetto da 150 millilitri o più, conteneneva fino a un pugno di sabbiolina bianca: plastica.

microplastiche cosmetici

Perché alcuni prodotti cosmetici contengono ancora microplastiche se è stata approvata una legge che le vieta?

“Quello che la legge ha bandito è la microplastica solida, ossia le microparticelle solide, ma all’interno dei cosmetici non c’è solo plastica solida, molti hanno infatti dei composti chimici derivati dalla plastica in forma liquida, che non sono stati bannati. Il polietilene è solido ma esiste anche il polietilene in forma liquida che può restare, come nelle creme per esempio o nei trucchi.”

Hai detto che ti è capitato di trovare dei prodotti che si dichiarano bio o naturali, ma in realtà hai notato che contenevano ingredienti controversi. Com’è possibile?   

“Non so come sia possibile, ma spero ci siano regole più stringenti per il futuro e controlli più accurati.“  

Ma cosa succede ai pesci quando ingeriscono della plastica?

“Dipende dalla quantità che ingeriscono e cosa, non abbiamo ancora una conoscenza completa del fenomeno. Se sono pesci di piccola taglia potrebbero soffocare. Se mangiano dei frammenti di plastica alcuni di questi potrebbero transitare nell’apparato digerente e venire eliminati, ma se ne ingeriscono una grande quantità questa può provocare un blocco gastrointestinale.”

C’è un oggetto in particolare che banneresti?

“I palloncini! Non li bannerei, ma ne proibirei il lancio durante le feste. Anche quelli in lattice sono pericolosissimi, in quanto fatti di un materiale molto morbido, il quale si adatta facilmente alle pareti della pancia del pesce, che spesso non riesce a liberasene in fretta. Questo gli impedisce di assorbire nutrimento, anzi lo fa sentire sazio, e questo lo può portare alla morte.”

microplastiche mare

Ma la plastica è più pericolosa di altri materiali per gli animali?

“Si parla tanto di plastica perché è il materiale più presente nel mare ed ha delle caratteristiche particolari da tenere in considerazione, è come una spugna ed inoltre contiene spesso degli additivi tossici.”

Perché una bottiglia di plastica non può essere riciclata per diventare una nuova bottiglia?  

“La plastica non è un materiale che si ricicla bene, in generale può essere utilizzata al massimo due o tre volte e non per creare un nuovo oggetto uguale all’originale. La plastica riciclata di una bottiglia può dar vita a una felpa, a un tappeto, ma non a una nuova bottiglia. E il problema si pone soprattutto se la plastica è colorata, la quale è più difficile da riciclare rispetto a quella trasparente“ .  

Quali sono le cose fondamentali da cambiare per un futuro migliore? 

“E’ il modello di consumo che deve cambiare. Bisogna creare meno rifiuti e il concetto del monouso va superato, non abbiamo i mezzi per smaltire tutto quello che buttiamo. Usare cento bicchieri di bioplastica non è la soluzione, la soluzione è usare il bicchiere in vetro più volte. La plastica non va demonizzata perché è un materiale utilissimo, ma va utilizzato con il cervello.”

mcirolpastica oceano

Ti senti mai scoraggiata vedendo che spesso il mondo non va come vorresti? 

“A volte si, a volte penso che non ce la faremo mai, ma poi mi ricredo subito. È un problema con il quale dobbiamo convivere, se anche oggi smettessimo di creare spazzatura inutile, rimane tutta quella che è stata buttata negli ultimi cinquant’anni. Ma ti racconto una cosa: quando ero piccola ed andavo in spiaggia tornavo sempre a casa con i piedi sporchi di catrame e all’epoca sembrava un problema insuperabile. Ora se vai in spiaggia questo non accade. E’ un esempio di come le cose possono cambiare attraverso leggi migliori che vengono rispettate. Quindi io sono positiva per il futuro, il problema della plastica può essere risolto con la buona volontà di ciascuno di noi e credo proprio sia fattibile. “

Cosa significa per te Scegliere di contare? 

“Ognuno di noi nella sua vita deve decidere di contare per migliorare il mondo, in qualsiasi settore si trovi, l’importante è guardarsi attorno e cercare di agire. Io ho smosso mari e monti per creare questo importante progetto europeo sulle microplastiche, abbiamo tutti i mezzi per contare. “

Quale consiglio pratico daresti? 

“Ogni volta che compriamo qualcosa dobbiamo pensare a comprare qualcosa di qualità e che duri a lungo. Comprare meglio e meno, oltre a prediligere le ricariche o le confezioni più grandi.” 

Qual è il tuo più grande desiderio per il futuro? 

“Voglio continuare a occuparmi di mare, non ne ho capito ancora abbastanza e voglio capirne sempre di più.”  

pesci microplastiche

Qual è il tuo più grande desiderio per il futuro? 

“Voglio continuare a occuparmi di mare, non ne ho capito ancora abbastanza e voglio capirne sempre di più.”  

Per approfondimenti:
Il sito di Eleonora
Il suo canale YouTube